Lo zinco è un oligoelemento essenziale presente in oltre 300 enzimi e in oltre 2000 fattori di trascrizione.
Lo zinco è coinvolto in una miriade di funzioni biologiche che vanno dalla modulazione della crescita, della differenziazione e della comunicazione cellulare, alle funzioni del sistema immunitario e alla regolazione dei processi infiammatori. Inoltre questo minerale regola anche l’azione dell’insulina e modula il metabolismo dei carboidrati e la sintesi di alcuni enzimi antiossidanti.
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Zinco: Assorbimento intestinale durante i pasti
Lo zinco viene assorbito da parte della membrana intestinale presumibilmente con due meccanismi differenti: il primo è mediato da un trasportatore specifico e saturabile, mentre il secondo è un sistema non saturabile e non specifico in quanto mediato dalla semplice diffusione di questo oligoelemento nella membrana intestinale. Il sistema di trasporto specifico e saturabile è suddiviso in due grandi famiglie di proteine trasportatrici: le ZnT (zi and T Transporter) con 10 membri e le ZIP (zip) con 14 membri.
La maggior parte di queste proteine sono espresse negli enterociti, ovvero le cellule che compongono la membrana intestinale e che sono deputate all’assorbimento dei nutrienti. In linea generale le ZnT hanno il compito di abbassare le concentrazioni intracellulari dello zinco e lo fanno in due modi. Il primo è quello di segregare lo zinco in vescicole o in granuli all’interno della cellula, mentre il secondo è quello di promuovere la fuoriuscita dello zinco dalla cellula.
Le Zip invece hanno il compito di aumentare le concentrazioni intracellulari dello zinco e anche in questo caso lo possono fare in due modi distinti. Il primo è quello di captare lo zinco dall’ambiente esterno della cellula, mentre il secondo è quello di favorire il trasferimento dello zinco stoccato negli organelli intracellulari al citosol della cellula.
Le alterazioni a carico delle ZnT e delle Zip determinano in primo luogo una variazione delle concentrazioni di zinco nel corpo umano, ma anche la comparsa o il peggioramento di diversi tipi di malattie. Il ruolo di questi trasportatori per lo zinco non è ancora chiaro, tuttavia diversi lavori scientifici indicano che le alterazioni a carico delle ZnT-1 possono favorire la degenerazione neuronale e provocare un deterioramento cognitivo (1). Invece le mutazioni a carico dello Zip4 sono implicate nella genesi dell’acrodermatite enteropatica, una malattia genetica fortunatamente rara che causa una grave carenza di zinco e che necessita di supplementi giornalieri di questo oligoelemento per essere trattata (2). In molte altre condizioni come per esempio le malattie croniche, i tumori, le malattie del sistema immunitario le alterazioni a carico dei trasportatori dello zinco possono avere un ruolo centrale nella comparsa o nel peggioramento della malattia (3). Voglio infine ricordare che i uno studio prospettico, osservazionale e multicentrico è stato scoperto che anche i soggetti fortemente malati (come per esempio i pazienti ricoverati in terapia intensiva) presentano una carenza di zinco e una ridotta sintesi dei suoi trasportatori nel sangue (4).
L’assorbimento dello zinco da parte dell’intestino si riduce con l’aumentare della quantità di zinco introdotta con la dieta. In particolare si è scoperto che con la somministrazione di 40 μmol di zinco si ha un assorbimento di circa il 73% della dose, mentre con la somministrazione di 200 μmol si ha un assorbimento di circa il 46% della dose. La tipologia di alimenti influenza enormemente l’assorbimento di questo oligoelemento, infatti i pasti solidi permetto di assorbire circa 10-20 μmol di zinco, mentre i pasti liquidi permetto di assimilare quantità di zinco molto più elevate e che si aggirano intorno a 80-100 μmol (5).
In linea generale si stima che la quantità di zinco presente nell’intestino dopo un pasto normale sia più o meno di 30 μmol/L (<2 mg/L); considerando poi la presenza di molecole interferenti sull’assorbimento di questo minerale (come per esempio l’acido fitico presente nei vegetali), è presumibile che la quantità finale di zinco libero nell’intestino sia ancora inferiore. Quindi in condizioni normali si ritiene che lo zinco nell’intestino, essendo contenuto in basse concentrazioni, venga assorbito quasi esclusivamente mediante i trasportatori specifici e saturabili presenti sulle cellule della mucosa intestinale.
Un altro dato importante è che l’assorbimento di questo minerale tende a ridursi con l’aumentare dell’età e quindi i soggetti anziani possono presentare assimilazioni di zinco inferiori rispetto ai soggetti giovani.
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Concentrazione dello zinco nel sangue
La concentrazione plasmatica dello zinco varia indicativamente da 60 a 110 μg/dL, tuttavia l’analisi dello zinco plasmatico non è un parametro efficace, poiché non descrive correttamente il contenuto di zinco nel corpo umano.
Infatti la concentrazione di questo oligoelemento è soggetta a variazioni anche significative nel corso della giornata in quanto lo zinco viene captato ed espulso dalle cellule a seconda delle necessità. Tuttavia ci tengo a precisare che in caso di sintomi clinici importanti o in caso di carenze molto gravi di zinco l’analisi plasmatica di questo oligoelemento è fondamentale soprattutto nei bambini (6).
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Funzioni dello zinco nel corpo umano
Lo zinco è un nutriente essenziale di grande importanza, poiché implicato in una miriade di funzioni biologiche, tra cui, per esempio: la modulazione dello stress ossidativo, l’attività del sistema immunitario, la sintesi di proteine (come per esempio il collagene) e la replicazione cellulare (7). Voglio ricordare che questo oligoelemento si ritrova in oltre 300 enzimi, dove svolge sia un ruolo strutturale che catalitico.
Lo zinco agisce inoltre come regolatore dell’attività della vitamina D, infatti alcuni studi in vitro hanno dimostrato che questo minerale può favorire il rilascio del calcitrolo (1,25-diidrossicolecalciferolo) che è la forma attiva della vitamina D3. Se siete interessati ad avere maggiori informazioni sulla vitamina D vi lascio nelle schede il link ad un video che ho fatto su questo argomento.
Descrivere i rapporti che sussistono tra lo zinco e la vitamina D non è comunque semplice, infatti queste due sostanze possono regolare a vicenda le loro funzioni o le loro concentrazioni nel corpo. La vitamina D, per esempio può indurre la trascrizione di alcuni trasportatori per lo zinco nella cellula, come lo ZnT10 (8).
Lo zinco è un elemento essenziale per la crescita del corpo in quanto implicato nel metabolismo osseo, nella sintesi degli ormoni tiroidei e nella regolazione del sistema immunitario. Carenze di zinco possono provocare una alterazione della funzione della tiroide per aumento dello stress ossidativo. Il legame tra zinco e tiroide non è ancora del tutto chiaro, tuttavia nei soggetti affetti da ipotiroidismo è riscontrare livelli ridotti di zinco nel sangue.
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Effetti collaterali dello zinco
L’intossicazione da zinco è un evento poco comune, ma esposizioni ripetute a questo metallo possono provocare sintomi clinici anche molto rilevanti, tra cui: vomito, diarrea e dolori gastrointestinali. Dosi orali elevate di zinco possono inoltre provocare danni pancreatici e tossicità neuronale.
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Per altre informazioni sullo zinco, vi consigliamo di guardare questo video

Dott. Michele Moggio
Farmacista – Direttore Scientifico
www.voxalcorporation.com
Autore:
• Prevenire e Curare secondo Natura
• Skincare for models (Italiano)
• Skincare for models (English)
DISCLAIMER e NOTE LEGALI
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BIBLIOGRAFIA
Lovell, M. A., Smith, J. L., Xiong, S., & Markesbery, W. R. (2005). Alterations in zinc transporter protein-1 (ZnT-1) in the brain of subjects with mild cognitive impairment, early, and late-stage Alzheimer’s disease. Neurotoxicity research, 7, 265-271.
Andrews, G. K. (2008). Regulation and function of Zip4, the acrodermatitis enteropathica gene. Biochemical Society Transactions, 36(6), 1242-1246.
Kambe, T., Hashimoto, A., & Fujimoto, S. (2014). Current understanding of ZIP and ZnT zinc transporters in human health and diseases. Cellular and molecular life sciences, 71, 3281-3295.
Florea, D., Molina-López, J., Hogstrand, C., Lengyel, I., de la Cruz, A. P., Rodríguez-Elvira, M., & Planells, E. (2018). Changes in zinc status and zinc transporters expression in whole blood of patients with Systemic Inflammatory Response Syndrome (SIRS). Journal of Trace Elements in Medicine and Biology, 49, 202-209.
Lönnerdal, B. O. (2000). Dietary factors influencing zinc absorption. The Journal of nutrition, 130(5), 1378S-1383S.
Brown, K. H., Peerson, J. M., Rivera, J., & Allen, L. H. (2002). Effect of supplemental zinc on the growth and serum zinc concentrations of prepubertal children: a meta-analysis of randomized controlled trials. The American journal of clinical nutrition, 75(6), 1062-1071.
Chasapis, C. T., Ntoupa, P. S. A., Spiliopoulou, C. A., & Stefanidou, M. E. (2020). Recent aspects of the effects of zinc on human health. Archives of toxicology, 94, 1443-1460.
Amos, A., & Razzaque, M. S. (2022). Zinc and its role in vitamin D function. Current research in physiology, 5, 203-207.