Camomilla (Matricaria recutita)

La camomilla è una pianta annuale che cresce spontanea su vari tipi di terreno, è originaria dell’Europa e dell’Asia ed è appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Oltre ad essere presente in Europa e in Asia, la camomilla viene coltivata anche nel Nord Africa e in Nuova Zelanda. La droga è costituita dai capolini fioriti, i quali contengono cumarine (umbelliferone, erniarina), flavonoidi (apigenina, luteolina, rutina, quercetina), acidi fenolici (es. acido clorogenico, acido caffeico), mucillagini e un olio essenziale. Quest’ultimo ha un colore blu scuro e un forte odore erbaceo, contiene oltre 120 molecole diverse, anche se i terpenoidi sono tra i composti più rappresentativi. 

Il bisabololo e suoi ossidi sono contenuti in quantità maggiori, infatti rappresentano circa il 50% dell’olio essenziale, ma ritroviamo in buona quantità anche il β-farnesene e il camazulene. Alcuni studi hanno rivelato comunque una composizione diversa dell’olio essenziale, dove il camazulene viene identificato come il composto più rappresentativo, seguito dal β-farnesene e dall’eucaliptolo. Le diverse composizioni dell’olio essenziale sono date in parte dalle caratteristiche del materiale vegetale utilizzato e quindi dall’origine delle coltivazioni, ma anche dai processi di estrazione. Voglio infatti ricordare che il camazulene si forma durante la distillazione a partire dalla matricina. In modo particolare la matricina è un sesquiterpene incolore contenuto della camomilla che per decarbossilazione si trasforma nel camazulene che è un composto aromatico dal colore blu-scuro e dotato di importanti proprietà antinfiammatorie.

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Camomilla: Tra fitoterapia ed erboristeria

L’uso della camomilla risale all’antico Egitto, quindi ad oltre 2000 anni prima di Cristo, dove era considerata un’erba sacra e legata al dio del sole Ra. Successivamente divenne una pianta medicinale molto importante e in uso anche nell’antica Grecia e durante tutto il periodo dell’Impero Romano. 

Dioscoride menzionò spesso la camomilla come rimedio per il trattamento di vari disturbi legati l’apparato digerente. Ad oggi le principali proprietà farmacologiche attribuite alla camomilla si possono semplificare in 6 grandi gruppi: abbiamo l’azione antispastica, l’attività antiulcerosa, l’azione ansiolitica e sedativa, la funzione antinfiammatoria e quella antimicrobica

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Camomilla: Dosi e modalità di assunzione

In ambito fitoterapico l’infuso di camomilla può essere preparato con 3 g di capolini fioriti opportunamente essiccati e lasciati in infusione dai 5 ai 10 minuti in 150 ml di acqua bollente. Questo infuso può essere preparato massimo 3-4 volte al giorno e bevuto subito dopo per evitare il deterioramento dei principi attivi della camomilla.

Altre forme farmaceutiche possono essere:

  • La Tintura madre utilizzata 30 gocce massimo 3 volte al giorno
  • L’estratto secco titolato in apigenina a dosi giornaliere variabili da 50 a 300 mg, massimo 3 volte al giorno
  • L’estratto fluido a dosi giornaliere variabili da 3 a 6 ml, suddivise nell’arco della giornata

Per quanto riguarda l’applicazione topica è possibile utilizzare la droga secca, quindi i capolini fioriti, per dei bagni medicati a dosi variabili e comprese tra i 3 e i 5 g per litro di acqua. La camomilla può essere inoltre utilizzata come infuso per uso topico da applicare sul cuoio capelluto per ravvivare le tonalità bionde.

Dosi e modalità di assunzione devono essere attentamente e rigorosamente controllate da parte del medico in funzione del quadro clinico del paziente.

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Camomilla e melatonina

La camomilla è dotata di attività sedativa, tuttavia non sono presenti studi clinici randomizzati e controllati in letteratura per quanto riguarda la combinazione tra camomilla e melatonina. Per quanto riguarda l’uso della melatonina per migliorare la qualità del sonno, voglio comunque ricordare che una revisione sistematica e meta analisi condotta su 23 studi clinici randomizzati, riporta che l’assunzione di melatonina è associata ad un miglioramento del sonno negli adulti. Quindi è presumibile che l’associazione camomilla e melatonina possa avere un ruolo sinergico, tuttavia servirebbero studi clinici randomizzati e controllati per valutare con più precisione i loro effetti.

 

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Camomilla: Effetti collaterali

Dal punto di vista degli effetti collaterali la camomilla è considerata una pianta sicura per la salute umana, tuttavia gli individui ipersensibili, specie se allergici alle Asteraceae, possono presentare effetti collaterali sia a livello topico (es. eczema) che sistemico (es. disturbi gastrointestinali, sonnolenza, asma) pertanto in questi casi è necessaria massima attenzione.
È bene non assumere fitoterapici a base camomilla in concomitanza a terapie anticoagulanti o anti piastriniche, poiché questa pianta medicinale potrebbe aumentarne gli effetti. Dal punto di vista delle interazioni farmacologiche, i fitoterapici a base di camomilla devono essere evitati in presenza di terapie a base di ansiolitici, antidepressivi, anticonvulsivanti, antitumorali, antinfiammatori e sedativi.

dott michele moggio

Dott. Michele Moggio
Farmacista – Direttore Scientifico
www.voxalcorporation.com

Autore:
Prevenire e Curare secondo Natura
Skincare for models (Italiano)
Skincare for models (English)

DISCLAIMER e NOTE LEGALI

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BIBLIOGRAFIA

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    Kazemi, M. (2015). Chemical composition and antimicrobial activity of essential oil of Matricaria recutita. International Journal of Food Properties18(8), 1784-1792.

  4. Fatemeh, G., Sajjad, M., Niloufar, R., Neda, S., Leila, S., & Khadijeh, M. (2022). Effect of melatonin supplementation on sleep quality: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Journal of neurology, 1-12.