La lattasi è un enzima presente nell’intestino tenue e deputato all’idrolisi del lattosio, un disaccaride costituito da una molecola di glucosio e una di galattosio legate tra loro attraverso un legame β-1→4. 

La lattasi è quindi fondamentale per scindere il lattosio nei suoi due zuccheri semplici e quindi permetterne successivamente il loro assorbimento. Anatomicamente il contenuto di lattasi è alto a livello del digiuno fino poi a ridursi gradualmente nel tratto inferiore dell’intestino.

Oltre ad agire sul lattosio, il quale rappresenta il substrato principale, la lattasi può scindere anche altre sostanze. Infatti dal punto di vista biochimico la lattasi è un enzima che presenta 2 siti attivi:
– Quello della β-galattosidasi che lavora sul lattosio
– E quello della glicosilceramidasi che lavora sulla florizina e su alcuni glicolipidi

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Lattasi e la sua azione sulla florizina

La florizina è un composto naturale appartenente alla classe dei diidrocalconi e in modo specifico è un glucoside della floretina. La florizina si trova principalmente nella radice, nella corteccia e nelle foglie del melo e dal punto di vista farmacologico è un inibitore della SGLT1 e 2. 

Cosa significa? Significa che la florizina ha la potenziale capacità di ridurre le concentrazioni di glucosio nel sangue, limitando l’assorbimento di questo zucchero a livello intestinale e riducendone anche il riassorbimento a livello renale

Ho utilizzato il termine “potenziale”, poiché la florizina, come ho spiegato poco fa, quando viene ingerita viene degradata più o meno intensamente dalla lattasi. Questo significa che il suo ruolo farmacologico anche se utile, purtroppo si riduce di molto. La florizina è comunque una molecola che ha permesso di studiare meglio le proteine SGLT e di sviluppare successivamente dei medicinali più efficaci come per esempio empagliflozin per il trattamento del diabete di tipo 2.

 

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Carenza di lattasi

Circa il 70% degli adulti a livello globale presenta una carenza intestinale di questo enzima e quindi è incapace di digerire correttamente il lattosio assimilato attraverso l’alimentazione. 

I sintomi caratteristici di questa condizione comprendono disordini gastrointestinali più o meno evidenti tra cui la diarrea, la flatulenza, i crampi e perfino il vomito. Tutto questo è provocato dalla fermentazione del lattosio che non viene digerito correttamente nell’intestino tenue e che finisce poi nell’intestino crasso.

La mancanza dell’enzima lattasi può derivare da tante cause e in effetti si distinguono:

  • Deficit primario di lattasi, che è la forma più riscontrata, e consiste nella graduale perdita di questo enzima nel corso della vita soprattutto dopo l’infanzia. Come ho detto prima circa il 70% degli adulti a livello globale presenta una carenza di lattasi. Bisogna tuttavia sottolineare che la prevalenza di deficit di lattasi varia considerevolmente nelle varie etnie. Le popolazioni africane, asiatiche, sudamericane e quelle dei paesi mediterranei presentano alti livelli di deficit di lattasi.
  • Deficit secondario di lattasi si instaura invece quando sono presenti delle patologie gastrointestinali primarie (es. morbo di Crohn, celiachia, colite ulcerosa) che determinano un aumento dei processi infiammatori a carico della mucosa intestinale. Oltre a questo anche gli interventi chirurgici a livello gastro-intestinale possono favorire la comparsa di deficit secondari di lattasi.
  • Una forma particolarmente rara è data dal deficit congenito della lattasi. Questa terza condizione si caratterizza quando il paziente presenta la totale o la quasi totale perdita dell’enzima lattasi fin dalla nascita.

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Deficit di lattasi e sintomi clinici

I sintomi clinici del deficit della lattasi sono molto soggettivi, poiché dipendono da tanti fattori, tra cui:

  • La quantità di enzima lattasi presente nell’intestino tenue
 
  • La velocità del transito gastro-intestinale
 
  • La quantità di lattosio che si introduce con la dieta giornaliera
 

L’impatto che può avere il deficit di lattasi su tutto l’organismo è ben difficilmente esplorabile, poiché come ho detto prima la maggior parte degli adulti presenta questa condizione. È possibile comunque che in alcuni casi che la mancanza dell’enzima lattasi possa favorire la comparsa o peggiorare i sintomi di altre patologie (es. emicrania, osteoporosi, ecc.).

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Lattasi e defici di lattasi

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dott michele moggio

Dott. Michele Moggio
Farmacista – Direttore Scientifico
www.voxalcorporation.com

Autore:
Prevenire e Curare secondo Natura
Skincare for models (Italiano)
Skincare for models (English)

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