PEA
La palmitoiletanolamide è stata isolata per la prima volta nel 1957 ed estratta dal tuorlo d’uovo, dalla lecitina di soia e dall’olio di arachidi; solo nel 1965 venne identificata anche nei tessuti dei mammiferi come un componente endogeno.
Dal punto di vista strutturale la palmitoiletanolamide è una N-aciletanolammina, ovvero un composto costituito da una molecola di anandamide (AEA o arachidonoiletanolammide) che è un ligando dei recettori dei cannabinoidi, e una molecola di oleoiletanolamide (OEA), un agonista dei recettori attivati da proliferatori perossisomiali di tipo alfa.
Intorno agli anni 70 la comunità scientifica si focalizzò sulla palmitoiletanolamide poiché questa sostanza si dimostrò efficace come agente analgesico e antiinfiammatorio. In letteratura troviamo moltissimi studi clinici su questa molecola per un totale di oltre 5000 pazienti arruolati.
Tuttavia, come giustamente sottolineano alcuni articoli scientifici, la palmitoiletanolamide, seppur estremamente efficace nella gestione del dolore neuropatico, è in genere poco conosciuta nell’ambito sanitario.
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PEA: Assorbimento e metabolismo
Nonostante la moltitudine di lavori scientifici in vitro e in vivo, le caratteristiche di biodisponibilità orale della palmitoiletanolamide non sono molto conosciute. La PEA è una molecola lipofila, quando viene somministrata nell’uomo in forma micronizzata alla dose di 300 mg, provoca un aumento importante della sua concentrazione nel sangue passando da 10 pmol/ml a 23 pmol/ml nell’arco di due ore. Dopo questo periodo di tempo la concentrazione plasmatica di Pea tende a ritornare ai livelli basali entro 4/6 ore dalla somministrazione orale.
Secondo alcune ricerche su modello murino sembra che l’1% della dose orale si direzioni in modo particolare nel tessuto cerebrale, nell’ipotalamo, nell’ipofisi e nelle ghiandole surrenali. Tuttavia sull’uomo si conosce ancora molto poco sulle caratteristiche di distribuzione della palmitoiletanolamide dopo assunzione orale.
Molte più informazioni si hanno invece sul metabolismo di questa sostanza. La palmitoiletanolamide viene attaccata da due diverse classi di enzimi idrolitici, ovvero:
- Fatty acid amide hydrolase (FAAH)
- N-Acylethanolamine acid amidase (NAAA)
La prima agisce con più velocità sull’anandamide mentre la seconda è più specifica per la palmitoiletanolamide. L’entità del metabolismo dipende fortemente dal distretto corporeo che si va ad analizzare e quindi dalle caratteristiche dei tessuti se sono sani o se risultano infiammati. Oltre a questo il catabolismo della palmitoiletanolamide è diverso se la molecola è endogena oppure esogena.
Tuttavia, visto che questa recensione è dedicata alla palmitoiletanolamide esogena e quindi assunta dall’esterno, si può dire che tutti questi enzimi giocano un ruolo chiave sul metabolismo di questa sostanza.
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PEA: Proprietà farmacologiche
La palmitoiletanolamide è una sostanza dotata di importanti proprietà antinfiammatorie .
Voglio comunque ricordare che ci sono evidenze cliniche che mostrano che la PEA può essere potenzialmente di aiuto anche in caso di:
- Morbo di Alzheimer
- Disturbi dello spettro autistico
- Tumori
- Glaucoma
- Insonnia
Naturalmente questi sono studi clinici minori, ma è interessante parlarne perché le proprietà farmacologiche della palmitoiletanolamide sono ben lontane dall’essere comprese pientamente.
Per maggiori informazioni sulle caratteristiche della PEA si consiglia la visione del seguente video
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PEA: Sicurezza
La palmitoiletanolamide è considerata una molecola sicura e di norma non provoca effetti collaterali. Non è mutagena e non è nemmeno genotossica.
La somministrazione orale fino a 1000 mg/die per 14 giorni non causa nessuna tossicità acuta.
Non si rilevano inoltre effetti avversi nemmeno dopo 90 giorni di somministrazione orale con dosi variabili da 250 mg a 1000 mg al giorno.
Questi dati sono estremamente importanti in quando dimostrano che la PEA è una molecola che può più benefici che effetti collaterali. Per questo motivo dovrebbe essere presa in considerazione con più interesse nel campo medico e in quello salutistico.
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Dott. Michele Moggio
Farmacista – Direttore Scientifico
www.voxalcorporation.com
Autore:
• Prevenire e Curare secondo Natura
• Skincare for models (Italiano)
• Skincare for models (English)
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