Melatonina dal punto di vista della scienza

La melatonina è un ormone naturale prodotto dalla ghiandola pineale che svolge un ruolo cruciale nel regolare il ritmo circadiano, ovvero il ciclo naturale sonno-veglia dell’organismo. La sua produzione avviene principalmente di notte, in risposta all’assenza di luce, e raggiunge il picco tra le 2 e le 4 del mattino. È proprio la luce, specialmente quella intensa o quella a spettro blu emessa da dispositivi elettronici (smartphone, tablet, TV), a inibire la sintesi naturale della melatonina.

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Melatonina e luce blu: un’interferenza pericolosa per il sonno

Il nostro organismo è altamente sensibile alla luce ambientale. La luce che attraversa gli occhi viene trasformata in un segnale nervoso che regola l’orologio biologico e agisce direttamente sulla ghiandola pineale, inibendo la secrezione di melatonina. In particolare, la luce blu (400-490 nm), emessa da LED e schermi digitali, è fortemente soppressiva sulla produzione dell’ormone del sonno.

Guardare schermi nelle ore serali può:

  • Ridurre drasticamente i livelli di melatonina

  • Ritardare l’addormentamento

  • Compromettere la qualità e la durata del sonno fisiologico

Anche se esistono filtri anti-luce blu, la letteratura scientifica non è ancora concorde sulla loro reale efficacia. Alcuni studi suggeriscono piccoli benefici, ma il metodo più efficace per preservare la produzione di melatonina rimane quello di evitare l’esposizione a fonti luminose intense nelle ore serali e notturne.

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Melatonina e bambini con disturbi neurologici

Una revisione sistematica e meta-analisi basata su 34 studi clinici randomizzati (1) ha evidenziato che l’assunzione di melatonina può potenzialmente migliorare:

  • La latenza dell’addormentamento (tempo necessario per addormentarsi)

  • La durata totale del sonno

Questo effetto è stato osservato in particolare in bambini e adolescenti affetti da disturbi dello sviluppo neurologico, come autismo, sindrome da deficit di attenzione (ADHD) o disabilità cognitive.

Melatonina nei pazienti oncologici: sonno e qualità della vita

Una seconda revisione sistematica (2) ha esaminato l’effetto della melatonina sulla qualità del sonno in pazienti oncologici, riscontrando un potenziale miglioramento soggettivo e oggettivo del sonno. Questo effetto è stato riscontrato in pazienti affetti da diversi tipi di tumore, con particolare evidenza nelle donne con cancro al seno (3).

È importante notare che:

  • Le presumibili dosi efficaci variano in base al tipo di tumore, alle terapie concomitanti e allo stato clinico generale

  • La melatonina potrebbe avere anche potenziali effetti antiossidanti e protettivi nei confronti delle cellule sane, anche se le prove sono ancora limitate

Melatonina e autismo: una terapia complementare promettente

Nelle persone con disturbo dello spettro autistico (ASD), la difficoltà nel mantenere un ritmo sonno-veglia regolare è molto diffusa. Una revisione su 15 studi clinici (4) ha mostrato che la melatonina:

  • Migliora significativamente la qualità del sonno

  • Aumenta la durata del sonno notturno

Questi dati rendono la melatonina un potenziale candidato per lo sviluppo di rimedi sedativi in ambito pediatrico-autistico, quando utilizzata sotto controllo medico.

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Melatonina nella popolazione generale: cosa sappiamo?

Nella popolazione sana, l’efficacia ipnotica della melatonina è meno evidente. Gli studi finora disponibili sono contrastanti. Alcuni soggetti rispondono bene, mentre altri mostrano effetti minimi. La variabilità può dipendere da:

  • Genetica

  • Profilo ormonale individuale

  • Qualità del sonno pregressa

Inoltre, la sicurezza a lungo termine dell’assunzione cronica di melatonina non è ancora ben definita, soprattutto nei soggetti giovani o in terapia prolungata.

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Melatonina: dosaggio consigliato e modalità di assunzione

In generale, si consiglia di iniziare con dosi basse, comprese tra 0,3 mg e 1 mg, poiché già a questi livelli si possono osservare benefici sull’addormentamento. In ambito clinico, la scelta della formulazione è altrettanto importante:

  • Melatonina a rilascio immediato

    • Favorisce l’addormentamento

    • Va assunta 30–60 minuti prima di dormire

  • Melatonina a rilascio prolungato

    • Utile per chi soffre di risvegli notturni o sonno frammentato

    • Rilascia il principio attivo gradualmente per tutta la notte

NB: Il medico deve sempre definire tempi, dosaggi e modalità di somministrazione in base al quadro clinico individuale. 

dott michele moggio

Dott. Michele Moggio
Farmacista – Direttore Scientifico
www.voxalcorporation.com

Autore:
Prevenire e Curare secondo Natura
Skincare for models (Italiano)
Skincare for models (English)

DISCLAIMER e NOTE LEGALI

Le informazioni presenti in questo contenuto hanno esclusivamente finalità divulgative e informative in ambito medico-scientifico. Non costituiscono in alcun modo una prescrizione medica, né sostituiscono il parere del medico curante o di altri professionisti sanitari qualificati.
Per diagnosi, trattamenti o decisioni terapeutiche è sempre necessario rivolgersi al proprio medico o a uno specialista di fiducia.
L’autore declina ogni responsabilità per un uso improprio delle informazioni fornite.

BIBLIOGRAFIA

1) Salanitro, M., Wrigley, T., Ghabra, H., de Haan, E., Hill, C. M., Solmi, M., & Cortese, S. (2022). Efficacy on sleep parameters and tolerability of melatonin in individuals with sleep or mental disorders: A systematic review and meta-analysis. Neuroscience & Biobehavioral Reviews, 139, 104723.

2) Jafari-Koulaee, A., & Bagheri-Nesami, M. (2021). The effect of melatonin on sleep quality and insomnia in patients with cancer: A systematic review study. Sleep Medicine82, 96-103.

3) Seo K, Kim J-H, Han D. Effects of Melatonin Supplementation on Sleep Quality in Breast Cancer Patients: A Systematic Review and Meta-Analysis. Healthcare. 2023; 11(5):675. https://doi.org/10.3390/healthcare11050675

4) Nogueira, H. A., de Castro, C. T., da Silva, D. C. G., & Pereira, M. (2023). Melatonin for sleep disorders in people with autism: Systematic review and meta-analysis. Progress in neuro-psychopharmacology and biological psychiatry123, 110695.