Glucosamina e osteoartrosi

La glucosamina è uno tra i più abbondanti amminozuccheri presenti in natura e più precisamente è un amminomonosaccaride. Che cosa vuol dire? Se osserviamo la struttura molecolare della glucosamina ci accorgiamo che in parte deriva dal glucosio che è uno zucchero semplice appartenente ai monosaccaridi dove un gruppo idrossilico (in posizione 2) è stato sostituito con un gruppo amminico.

La glucosamina è un composto naturalmente presente nel nostro organismo in quasi tutti i tessuti, poiché viene sintetizzata proprio a partire dal glucosio. La glucosamina si concentra in misura maggiore nel tessuto connettivo e la sua concentrazione risulta massima nella cartilagine presente nelle articolazioni. Infatti la glucosamina è un precursore sia delle glicoproteine che dei glicosamminoglicani. Queste sostanze sono estremamente importanti, o meglio ancora fondamentali, per la formazione della cartilagine e per il suo corretto funzionamento. Dal punto di vista delle forme disponibili, la glucosamina si può trovare sottoforma di glucosamina cloridrato, glucosamina solfato e N-acetil-glucosamina.

 

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Glucosamina e glucosio

Sebbene la glucosamina derivi dal glucosio, questa molecola non porta alcun carico glicemico e quindi anche i diabetici potrebbero assumerla (1). Ho utilizzato appositamente il condizionale, poiché il ruolo della glucosamina nel diabete o nei soggetti con intolleranza al glucosio è ben lontano dall’essere chiarito. In effetti ci sono studi contrastanti in letteratura; da una parte la glucosamina è imputata nell’alterare il metabolismo del glucosio (2), mentre dall’altra sembra essere associata addirittura ad una lieve diminuzione dei livelli di glucosio nel sangue.

I dubbi sulla sicurezza della glucosamina nella popolazione a rischio di diabete, sono iniziati dopo i risultati ottenuti da alcuni studi in vitro e su modello animale (3). In questi casi la glucosamina, specie se usata ad alti dosaggi, sembra essere associata ad una alterazione delle cellule pancreatiche e ad una riduzione della tolleranza al glucosio. Ad oggi è difficile trarre delle conclusioni definitive anche se uno studio prospettico su larga scala conclude che la glucosamina sembra addirittura abbassare l’incidenza di diabete di tipo 2 (4).

Sarebbe estremamente utile che venissero fatti studi clinici più approfonditi per valutare il ruolo effettivo della glucosamina nel metabolismo del glucosio. Un consiglio generale è comunque quello di tenere monitorati i parametri della glicemia qualora il soggetto sia sottoposto ad un trattamento a base di glucosamina, specie se protratto nel tempo. Inoltre a livello farmacologico e clinico è importante che i soggetti diabeti o i soggetti affetti da intolleranza al glucosio siano seguiti con estrema precisione quando trattati con la glucosamina.

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Glucosamina e osteoartrosi al ginocchio

La glucosamina come ho detto prima è precursore di due gruppi di sostanze molto importanti per la sintesi e le funzioni della cartilagine, ovvero i proteoglicani e i glicosamminoglicani. I proteoglicani, per esempio, rappresentano circa il 25-40% del peso secco della matrice cartilaginea, mentre i glicosamminoglicani si trovano ad una concentrazione di circa il 15% nella cartilagine dei soggetti adulti.

Proprio per queste peculiarità agli inizi degli anni 80 i ricercatori ipotizzarono che l’integrazione di glucosamina potesse avere un ruolo importante per migliorare la struttura delle cartilagini e per ridurre i sintomi clinici correlati alle malattie infiammatorie e degenerative del tessuto cartilagineo. Di lì si susseguirono numerosi studi clinici sull’uomo che hanno portato a dei risultati molto interessanti.

Una revisione generale che comprende 11 revisioni sistematiche per un totale di circa 4000 pazienti coinvolti, riporta che l’assunzione giornaliera di 1500 mg di glucosamina può ridurre i sintomi dolorosi e favorire il recupero della cartilagine in soggetti affetti da artrosi al ginocchio senza provocare particolari effetti collaterali (5). Oltre a questo un’altra revisione sistematica e meta-analisi condotta su 8 studi clinici randomizzati, conclude che anche l’associazione tra glucosamina e condroitina può risultare un trattamento particolarmente efficace per migliorare l’osteoartrite del ginocchio (6). Sulla condroitina che è un glicosamminoglicano come, per esempio, l’acido ialuronico non entro in merito, poiché farò prossimamente un video dedicato. Tornando alla glucosamina, questa sostanza non si è rivelata utile solo nell’artrosi del ginocchio, ma ha dato risultati molto interessanti anche per il trattamento sintomatico dell’osteoartrosi dell’anca, dell’artrite reumatoide, della lombalgia e dei disturbi che affliggono l’articolazione temporomandibolare.

Dal punto di vista farmacologico sarebbe riduttivo dire che la glucosamina agisce principalmente come precursore dei proteoglicani e dei glicosamminoglicani; in effetti studi clinici hanno evidenziato che questa sostanza può aumentare l’espressione della SIRT1 (7) che è una proteina estremamente importante e che permette di migliorare la vitalità cellulare, tra cui anche quella dei condrociti che sono le cellule che costituiscono la cartilagine. Oltre a questo la glucosamina inibisce la sintesi di molte molecole pro-infiammatorie tra cui IL-1beta, il TNF-alfa, la prostaglandina E2. Inoltre questa sostanza svolte un ruolo inibitorio anche sulla ciclossigenasi di tipo 2 e su alcune metalloproteasi di membrana come, per esempio, la MMP-3. Quindi la glucosamina è dotata di spiccate proprietà antinfiammatorie oltre ad essere substrato per la sintesi dei componenti fondamentali della cartilagine.

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Glucosamina e altre molecole funzionali

La glucosamina può essere associata in ambito clinico ad altre molecole funzionali. Una possibile associazione è quella, per esempio, con gli acidi grassi omega-3; in particolare uno studio clinico da osteoartrite dell’anca o del ginocchio da moderata a grave (8), riporta che la combinazione tra glucosamina e acidi grassi omega-3 può avere un ruolo sinergico per migliorare le risposte cliniche antinfiammatorie. Se siete interessati ad avere maggiori informazioni sugli omega-3 vi invito ad abbonarvi al canale, poiché troverete un video dedicato dove parlo degli omega-3 nella prevenzione del tumore al colon-retto.
Altre possibili associazioni potrebbero riguardare il metilsulfonilmetano, la condroitina e la Boswellia serrata; inoltre voglio ricordare che diversi studi clinici hanno dimostrato che anche la combinazione tra glucosamina e terapie a base di antinfiammatori non steroidei potrebbe dare ulteriori benefici clinici (9).

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Glucosamina: Effetti collaterali

La dose di glucosamina generalmente utilizzata negli studi clinici è di 1500 mg al giorno e a questi dosaggi in linea generale sembra che sia ben tollerata. Tuttavia possono verificarsi effetti collaterali gastrointestinali come, per esempio, nausea, crampi addominali, diarrea o stipsi che possono in alcuni casi rendere inevitabile la sospensione del trattamento.

Voglio ricordare inoltre che la glucosamina può provocare anche reazioni allergiche idiosincrasiche tra cui: edemi, gonfiore al viso, orticaria ed eruzioni cutanee. Sono soprattutto gli individui allergici ai crostacei e quelli asmatici a dover prestare particolare attenzione all’uso della glucosamina. Inoltre ci tengo a precisare che i pazienti affetti da diabete o da intolleranza al glucosio dovrebbero monitorare la glicemia in modo più marcato qualora volessero affrontare un percorso di integrazione a base di glucosamina, così come giustamente sottolinea l’Arthritis Foundation. In letteratura sono segnalati anche dei casi di epatotossicità, ma è molto difficile stabilire un nesso di causa ed effetto, tuttavia anche in questo caso, ci tengo a sottolineare che i soggetti con epatopatie devono prestare attenzione all’uso della glucosamina. Infine, dal punto di vista delle possibili interazioni farmaceutiche, sono segnalate possibili interferenze con la warfarina, ma precauzionalmente tutti i soggetti sottoposti a terapie con anticoagulanti o anti piastrinici dovrebbero prestare attenzione all’uso della glucosamina.

È fondamentale confrontarsi sempre con il proprio medico per valutare la possibilità ed eventualmente i tempi di somministrazione della glucosamina in relazione al proprio quadro clinico.

dott michele moggio

Dott. Michele Moggio
Farmacista – Direttore Scientifico
www.voxalcorporation.com

Autore:
Prevenire e Curare secondo Natura
Skincare for models (Italiano)
Skincare for models (English)

DISCLAIMER e NOTE LEGALI

Le informazioni presenti in questo contenuto hanno esclusivamente finalità divulgative e informative in ambito medico-scientifico. Non costituiscono in alcun modo una prescrizione medica, né sostituiscono il parere del medico curante o di altri professionisti sanitari qualificati.
Per diagnosi, trattamenti o decisioni terapeutiche è sempre necessario rivolgersi al proprio medico o a uno specialista di fiducia.
L’autore declina ogni responsabilità per un uso improprio delle informazioni fornite.

BIBLIOGRAFIA

  1. Scroggie, D. A., Albright, A., & Harris, M. D. (2003). The effect of glucosamine-chondroitin supplementation on glycosylated hemoglobin levels in patients with type 2 diabetes mellitus: a placebo-controlled, double-blinded, randomized clinical trial. Archives of Internal Medicine163(13), 1587-1590.

  2. Pham, T., Cornea, A., Jenkins, A., Blick, K. E., & Scofield, R. H. (2007). Oral glucosamine in doses used to treat osteoarthritis worsens insulin resistance. The American journal of the medical sciences333(6), 333-339.

  3. Kim, Y. K., Park, J. H., Park, S. H., Lim, B., Baek, W. K., Suh, S. I., … & Song, D. K. (2010). Protective role of glucagon-like peptide-1 against glucosamine-induced cytotoxicity in pancreatic beta cells. Cellular Physiology and Biochemistry25(2-3), 211-220.

  4. Ma, H., Li, X., Zhou, T., Sun, D., Liang, Z., Li, Y., … & Qi, L. (2020). Glucosamine use, inflammation, and genetic susceptibility, and incidence of type 2 diabetes: a prospective study in UK Biobank. Diabetes Care43(4), 719-725.

  5. Veronese, N., Demurtas, J., Smith, L., Reginster, J. Y., Bruyère, O., Beaudart, C., … & on behalf on the European Geriatric Medicine Society Special Interest Groups in Systematic Reviews and Meta-Analyses and Arthritis. (2020). Glucosamine sulphate: an umbrella review of health outcomes. Therapeutic Advances in Musculoskeletal Disease12, 1759720X20975927.

  6. Meng, Z., Liu, J., & Zhou, N. (2023). Efficacy and safety of the combination of glucosamine and chondroitin for knee osteoarthritis: a systematic review and meta-analysis. Archives of orthopaedic and trauma surgery143(1), 409-421.

  7. Igarashi, M., Sakamoto, K., & Nagaoka, I. (2017). Effect of glucosamine on expression of type II collagen, matrix metalloproteinase and sirtuin genes in a human chondrocyte cell line. International Journal of Molecular Medicine39(2), 472-478.

  8. Gruenwald, J., Petzold, E., Busch, R., Petzold, H. P., & Graubaum, H. J. (2009). Effect of glucosamine sulfate with or without omega-3 fatty acids in patients with osteoarthritis. Advances in therapy26, 858-871.

  9. Veronese, N., Ecarnot, F., Cheleschi, S., Fioravanti, A., & Maggi, S. (2022). Possible synergic action of non-steroidal anti-inflammatory drugs and glucosamine sulfate for the treatment of knee osteoarthritis: A scoping review. BMC Musculoskeletal Disorders23(1), 1084.