Acido butirrico

L’acido butirrico è un acido grasso a catena corta (SCFA, dall’inglese Short Chain Fatty Acids) che gioca un ruolo chiave nella salute intestinale e, secondo evidenze recenti, anche nella regolazione di alcune funzioni del sistema nervoso centrale.

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Acido butirrico: Caratteristiche chimico-fisiche

Dal punto di vista fisico, si presenta come un liquido oleoso, molto solubile in acqua e con un tipico odore rancido. È naturalmente presente in piccole quantità in:

  • Burro

  • Panna

  • Formaggi stagionati (es. Grana Padano, Parmigiano Reggiano)

  • Latte di capra e di pecora

  • Alcuni alimenti fermentati come la soia, i crauti e i cetrioli sott’aceto.

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Acido butirrico: Origine e produzione intestinale

Gli SCFA — tra cui acetico, propionico e butirrico — derivano principalmente dalla fermentazione delle fibre alimentari da parte del microbiota intestinale nel colon. Questo processo fisiologico avviene soprattutto nel colon prossimale, e si stima che ogni giorno ne vengano prodotti circa 300–400 mmol complessivi. Tuttavia, è difficile stabilire con precisione tali quantità, poiché influenzate da diversi fattori:

  • Tipo di fibra alimentare

  • Composizione del microbiota

  • Stato di salute intestinale

  • Eventuali condizioni patologiche

Acido butirrico: Assorbimento e utilizzo

Una volta prodotti, gli acidi grassi a catena corta vengono rapidamente assorbiti dai colonciti, cioè le cellule dell’epitelio del colon. L’assorbimento avviene tramite:

  • Trasporto attivo (con consumo di energia)

  • Diffusione passiva

Solo una piccola quota di SCFA riesce ad arrivare alla circolazione sistemica, poiché gran parte viene utilizzata localmente come fonte energetica e regolatrice metabolica.

Acido butirrico: Funzioni principali

  • Nutriente per i colonciti: fornisce energia alle cellule dell’intestino crasso.

  • Modulazione della permeabilità intestinale: rafforza la barriera epiteliale e riduce la permeabilità.

  • Effetto antinfiammatorio: riduce la produzione di citochine pro-infiammatorie.

  • Regolazione del pH locale: abbassa il pH intestinale, inibendo la crescita di patogeni.

  • Supporto all’assorbimento di acqua e sali minerali

  • Promozione del flusso sanguigno colico

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Quando può essere prodotto meno acido butirrico?

In condizioni patologiche come:

  • Colostomia

  • Malattie infiammatorie intestinali

  • Disbiosi intestinale

… la produzione di acido butirrico può diminuire sensibilmente, con effetti negativi sulla salute dell’intestino e sulla funzione digestiva complessiva.

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Acido butirrico: Considerazioni finali

L’acido butirrico rappresenta una componente fondamentale del metabolismo intestinale, prodotta grazie al corretto funzionamento del microbiota e a una dieta ricca di fibre fermentabili. Sebbene la maggior parte del butirrico venga assorbita e utilizzata a livello locale, il suo impatto sul benessere sistemico e potenzialmente anche sul cervello (gut–brain axis) è oggetto di crescenti ricerche scientifiche.

Una dieta equilibrata, ricca di fibre vegetali, legumi, cereali integrali e cibi fermentati, contribuisce a stimolarne la produzione in modo naturale, favorendo salute intestinale, immunitaria e metabolica.

dott michele moggio

Dott. Michele Moggio
Farmacista – Direttore Scientifico
www.voxalcorporation.com

Autore:
Prevenire e Curare secondo Natura
Skincare for models (Italiano)
Skincare for models (English)

DISCLAIMER e NOTE LEGALI

Le informazioni presenti in questo contenuto hanno esclusivamente finalità divulgative e informative in ambito medico-scientifico. Non costituiscono in alcun modo una prescrizione medica, né sostituiscono il parere del medico curante o di altri professionisti sanitari qualificati.
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